Mila e Shiro, due cuori nella pallavolo

Episodi: 58
Anno di edizione: 1984
Sigla: Mila e Shiro, due cuori nella pallavolo - Cristina D'Avena




Scheda tecnica:


Trama:

La serie racconta il percorso sportivo della giovane pallavolista. La vicenda sentimentale è appena accennata.

Valutazione: 7/10

Sceneggiatura:


Non era facile raccontare le partite di pallavolo senza annoiare o ripetersi; riuscirci è stato un ottimo risultato.
Valutazione 8/10

Animazione:


Buona. La serie soffre di una vena comica, caricaturale che forse a tratti e un po' marcata. Il disegno è curato discretamente
Valutazione 7/10

Colonna sonora:


Non è certo il punto di forza della serie. E' fatta di brevi momenti di accompagnamento delle vicende.
Valutazione: 6/10

Doppiaggio:


L'Italia può vantare uno tra i migliori adattamenti ai dialoghi. Questa serie non fa eccezione, affidando tra l'altro a doppiatrici anche l'interpretazione del piccolo Sunny.

Valutazione: 10/10

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ti faccio i complimenti per l'ormai lunga serie di post su alcune delle più popolari serie di anime...
Mi permetto però, riguardo a "Mila e Shiro", di segnalarti un particolare: la parentela di Mila Azuki (You Azuki in originale) con Mimì Hayuwara (Kozue Hayuwara in originale, nella serie "Mimì e la nazionale di pallavolo") è stata inventata non dagli autori nipponici, ma dagli adattatori italiani. Credo sia stata proprio Alessandra Valeri Manera, all'epoca responsabile della fascia ragazzi delle reti Fininvest, ad inventare questa parentela come utile "ponte" promozionale fra due serie diversissime fra loro (oltretutto realizzate da case produttrici diverse, per Mila la Knack, per Mimì la TMS). La circostanza è stata riportata, ormai diversi anni fa, su riviste del settore come le defunte "Mangazine" o "Kappa Magazine".

HitParadeItalia Cartoni ha detto...

Non posso che ringraziarti per la segnalazione preziosa che hai appena pubblicato.

Provvederò a rettificare l'inesattezza inserita nella scheda della serie qui in discussione.

Per l'ennesima volta si scopre che l'adattamento italiano così come è capace di dare una marcia più alle anime giapponesi attraverso un doppiaggio spesse volte superlativo, in più circostanze si autoconcede delle licenze capaci di modificare se non addirittura di stravolgere i prodotti originari.

La tua osservazione ha doppio valore: contribuisce a migliorare i contenuti della sezione Cartoni, e coglie appieno il significato del Blog relativo.

Grazie Fasuto.